I
rivelatori a deriva in silicio (Silicon Drift Detectors) costituiscono
i 2 strati intermedi dell'Inner Tracking System di ALICE. Le SDD sono
state scelte perche' permettono di misurare senza ambiguita' entrambe
le coordinate del punto di impatto delle particelle sul rivelatore e
allo stesso tempo conoscere l'energia depositata dalla particella nel
rivelatore stesso. Queste informazioni vengono utilizate per la
ricostruzione delle tracce delle particelle prodotte dagli urti
protone-protone e piombo-piombo ad LHC e anche per il riconoscimento
delle particelle che non raggiungono i rivelatori piu' esterni.
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Schema
di un rivelatore a deriva in silicio: le particelle cariche,
attraversando il rivelatore, creano delle coppie elettrone-lacuna. Gli
elettroni, raccolti al centro del rivelatore, vengono fatti derivare da
un apposito campo elettrico verso la zona di raccolta, dove sono
presenti degli anodi segmentati collegati all'elettronica di lettura
del segnale.
L'informazione sul punto in cui la particella ha attraversato il
rivelatore e' data sia dalla posizione spaziale dell'anodo che ha
raccolto il segnale (coordinata x nel nostro disegno), sia dal tempo
impiegato dalla nuvola di elettroni a raggiungere l'anodo. Questo
tempo, moltiplicato per la velocita' di deriva, fornisce la misura
della coordinata y.
Per entrambe le coordinate l'esperimento richiede una precisione
dell'ordine di poche decine di micron.
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Moduli SDD: stazioni di
saldatura e test presso il laboratorio tecnologico dell'INFN Torino
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Elettronica di
front-end: chip-cable e ibridi
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chip-cable: circuito elettrico
stampato su sottile materiale plastico usato per connettere i 2
microchip di front-end
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stazione di allineamento dei
microchip e dei rivelatori prima del tab-bonding (saldatura ad
ultrasuoni)
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ibrido: 4 coppie di circuiti
integrati di front-end vengono saldate su un circuito di collegamento
incollato su una piastra di fibra di carbonio detta "heat-bridge"
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stazione di bonding: macchina
automatica per saldature ad ultrasuoni. In tutto sono stati saldati
circa 3000 chip cables e 600 ibridi
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Dal rivelatore al semi-modulo
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supporto meccanico per
l'allineamento del rivelatore con gli ibridi e board di test per la
verifica del funzionamento del semimodulo dopo la connessione tra
rivelatore ed ibridi
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saldatura
degli ibridi al rivelatore con la macchina da bond automatica. In tutto
sono stati bondati circa 330 semimoduli
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Elementi di connessione con i
sistemi di alimentazione e controllo esterni: schede di alta e bassa
tensione
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scheda
realizzata su supporto in ceramica che fornisce al rivelatore l'alta
tensione (circa 2000 V).
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stazione
di test per le schede di bassa tensione. Le schede venivano testate
piu' volte, in seguito a ciascuna fase di produzione, e anche dopo
essere state saldate ai cavi di connessione con il semi-modulo
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Il modulo SDD
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schema
di principio del modulo SDD: in verde il rivelatore a deriva in
silicio, elemento sensibile del modulo SDD, in rosso i circuiti
integrati collegati all'esterno con appositi cavi.
In giallo chiaro ed azzurro le schede di interconnessione con i sistemi
di alimentazione, controllo ed acquisizione dati. La lunghezza di
questi cavi varia a seconda della posizione del modulo sul ladder
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modulo SDD
completo: sono visibili la coppia di ibridi di front end, i cavi e le
schede di alta e bassa tensione. Il modulo e' posizionato in scatole
progettate in modo da poter essere utilizzate per tutti i moduli SDD.
Le scatole vengono usate anche nella fase di test di funzionamento,
come visibile in foto.
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La stuttura
meccanica di supporto
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LADDER:
"traliccio" in fibra di carbonio atto a sostenere 6 moduli SDD: sono
visibili i tubi per il passaggio del liquido di raffreddamento e i
supporti per l'aggancio delle piastre di raffreddamento
dell'elettronica di front-end
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supporto
di cilindri e coni in fibra di carbonio
utilizzato per sorreggere i 14 ladder dello strato interno (layer 3) e
i 22 ladder dello strato esterno (layer 4)
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Costruzione dei ladder SDD
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Fase 1: trasporto dei moduli SDD.
Per posizionare i moduli sui supporti per l'allineamento un apposito
sitema e' stato
progettato e realizzato dal laboratorio tecnologico dell'INFN Torino.
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Fase 2: allineamento dei moduli
SDD con macchina per misure di precisione.
L'allineamento dei rivelatori e' realizzato con precisione di 10-
20 micrometri .
Il lavoro di posizionamento ed allineamento occupava un team di 3
esperti per circa 12-18 ore
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Fase 3: posizionamento del ladder in
fibra di carbonio sui 6 moduli allineati. Una sfera di rubino
costituisce il riferimento per l'allineamento sia sui ladder che sul
supporto a coni.
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Fase 4: aggancio delle piastrine
dissipatrici di calore (heat bridge) sugli appositi supporti incollati
ai tubi del sistema di raffreddamento. L'operazione, molto critica per
la fragilita' delle connessioni tra rivelatore ed elettronica, e' resa
possibile da un sistema meccanico costituito da supporti di
precisione e pompe a vuoto. |
Acquisizione
dei dati: schede CARLOS e CarlosRX
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schede
denominate CARLOS che si occupano della compressione on-line dei dati e
della trasmissione su fibra ottica verso la counting room |
scheda
VME 9Ux400mm denominata CARLOSrx che si occupa di elaborare i dati
provenienti da 12 rivelatori SDD e di inviarli verso il sistema di
acquisizione standard di ALICE |
Il rivelatore completo
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Layer 3:
Strato interno dei 2 che costituiscono il sistema SDD: e' composto da
14 ladder su ciascuno dei quali sono montati 6 moduli SDD. Sono
visibili i cavi elettrici (bianchi) per le alimentazioni , le fibre
ottiche (verdi) per la trasmissione dei dati al sistema di
acquisizione, i tubi (gialli) per il raffreddamento degli ibridi di
front-end
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Elenco Ditte che hanno collaborato al progetto
- Elco, Carsoli (AQ), Bosisio, info@elco-group.com
, produzione di PCB multilayer delle LowVoltage board;
- Neohm, VIA TORINO 217, 10040 Leini'
(TO), Benettin, info@neohmcomponenti.com , produzione degli ibridi in
ceramica delle HighVoltage board;
- Rem, VIA VENEZIA 34/H, 10088
Volpiano (TO), Ricco, rem_ricco@tin.it , produzione
dei sistemi di collegamento del rivelatore con l'esterno;
- Seisystem, LOC. PONTEDONICO, 54028
Villafranca (MS),
Verrieri, info@seisystem.com , assemblaggio
dei componenti per tutte le LowVoltage board.
- Nuova Olpa, Strada Basse
del Lingotto N.31, 10127 Torino, info@nuovaolpa.it, Dario Rossi,
produzione componenti per
jig di allineamento, test e altro
- D&M
, VIA MOLINO ISOLA 22, 10036, Settimo Torinese (TO),
Munarin, componenti per jig e patch panel
- Nuova Chima,
Viale Risorgimento 24, 10092, Beinasco (TO), anodizzazione di tutti i
particolari in alluminio
- MP,
Via Ferrero 4 10090, Cascine Vica, Rivoli (TO), Garassino, scatole in
plexiglass per il
contenimento e trasporto dei moduli
- Festa
DI FESTA ALBERTO & C,
VIA XX SETTEMBRE 44, 10093 Collegno (TO), Festa, cilindro in fibra di
carbonio per il supporto
meccanico delle SDD
- ELIGIO RE
FRASCHINI S.P.A.,
VIA XX SETTEMBRE N.85, 20025, Legnano (MI), coni in fibra di carbonio
per il supporto meccanico di
SDD e SSD
- Link
Engineering, via Della Corte 8, 40012, Lippo di Calderara di
Reno(BO) (http://www.linkeng.it/)
Roberto Baldazzi, produzione schede Carlos e CarlosRX
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