I soffiatori di foglie

Torino, 24 gennaio 2005

Corso Turati. Pulizia delle foglie dalla linea tramviaria n. 4. Dalle 9 alle 15 sono stati ripuliti circa 500 m di linea dalle foglie. Hanno lavorato tre operai: uno munito di soffiatore per ammucchiare le foglie, gli altri due addetti all'aspirazione con il camion (uno guida il tubo e l'altro il camion).

I due dispositivi sono rimasti accesi per l'intero periodo, ad eccezione della pausa pranzo per i tre operai. Un soffiatore consuma circa 1.5 litri di miscela per ora di lavoro (dati presi sul sito web del soffiatore Oleo-Mac BV 126). A questo si deve aggiungere l'inquinamento emesso dal camion.

Le emissioni sono ampiamente visibili dalle fot osottostanti: in particolare si può notare la nuvola di inquinamento che circonda gli operai ed il camion, e ciò nonostante i moderati venti da nordest che precedevano l'arrivo del fronte freddo che apporterà, nei giorni successivi, un'ondata di freddo secco sul nord Italia e copiose nevicate al meridione.

A questo punto sorge una riflessione: in 5 ore, tre persone munite di scopa e secchio non sarebbero riuscite a pulire 500 m di linea tramviaria (100 m in un'ora) senza inquinare l'aria con i gas di scarico del camion e del soffiatore? E' proprio necessario fare sempre uso di motori a scoppio per eseguire lavori che si potrebbero fare nello stesso tempo in modo diverso con minore impatto ambientale?

Lascio ai lettori la risposta...


Un esempio di un soffiatore a motore che si può trovare in Italia. I dati tecnici su questo sito.

Pulizia delle foglie in corso Turati a Torino, davanti all'ospedale Mauriziano. Tre operai, di cui due a terra, sono impiegati in un'operazione altamente inquinante, a scapito della loro stessa salute. Foto: C. Cassardo.

È evidente la nube di emissioni dovute ai gas di scarico del camion e del soffiatore per una pulizia che sarebbe altrettanto veloce se fosse effettuata con il vecchio metodo tradizionale della scopa e del rastrello. Foto: C. Cassardo.

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