Le nevicate di fine gennaio 2005 in meridione (28 gennaio 2005)

Gli ultimi 10 giorni del gennaio 2005 hanno fatto registrare precipitazioni nevose di forte intensità sulle regioni collinari e montuose dell'Italia centromeridionale (perfettamente previste dai vari servizi meteorologici regionali e nazionali, e con grande anticipo: da tre a sei giorni), con episodi frequenti anche nelle zone costiere e di pianura, pur se di intensità e consistenza notevolmente inferiori.

L'autostrada Salerno - Reggio Calabria è rimasta chiusa per circa quattro giorni consecutivi, con brevi intervalli di riapertura. Parecchie persone sono rimaste isolate sui propri automezzi in attesa di soccorsi e di mezzi spazzaneve. Dalle 11 del 26 gennaio, infatti, molte auto e camion sono rimasti intrappolati sull'autostrada A3, resa impraticabile dalle abbondanti nevicate. Il tatto più critico è quello calabro-lucano, che si trova a quote superiori a 500m ed in alcuni tratti anche oltre i 1000m. Molti pesanti automezzi, sprovvisti di catene da neve o comunque impreparati al fenomeno, si sono messi di traverso bloccando ogni via di fuga.

L'autostrada è stata chiusa tardivamente, quando la situazione di viabilità era ormai compromessa, nonostante le previsioni meteo emanate da diverse fonti attendibili avessero annunciato da giorni il rischio neve sulla regione anche a quote molto basse.

Puntuali sono partite le polemiche per individuare i responsabili. Contornate da immancabili litigi tra la Protezione Civile, il Ministero dei trasporti e quant'altri. La stessa scena era avvenuta quasi esattamente un anno prima, in occasione della nevicata (altrettanto ben prevista dai vari servizi meteorologici) che colpì l'Italia centrosettentrionale e paralizzò l'autostrada Bologna-Firenze. Anche in quell'occasione, parecchie persone rimasero bloccate per ore sui propri automezzi, ed anche allora l'autostrada fu chiusa tardivamente, quando la situazione di viabilità era ormai critica.

Come in una fotocopia, a distanza di quasi un anno si sono ripetute le stesse scene: nei giorni successivi le ripetute richieste di dimissioni del ministro dei trasporti da parte dell'opposizione. Il presidente della Protezione Civile, nell'inverno 2003-4, annunciò successivamente che sarebbe stato istituito un servizio meteorologico speciale in grado di garantire una previsione accurata del rischio di eventi di questo tipo in modo da scongiurare il ripetersi di simili circostanze.

Peccato che, nel frattempo, sia passato un anno senza che si sia parlato più di tutto questo. Ma, poi, è davvero un problema di informazione? In entrambi i casi, le previsioni meteo annunciarono nevicate copiose nelle zone colpite a partire da 7 giorni prima dell'evento, previsioni che sono state sempre più confermate via-via che ci si è avvicinati al periodo critico.

Da molte parti si sono levate accuse all'Anas, colpevole di non aver bloccato l'ingresso in autostrada nei tempi opportuni e di essersi fatta trovare impreparata ad un evento atmosferico annunciato già una settimana prima dalla Protezione Civile.

Dal canto suo, il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha risposto alle accuse di negligenza riferendo che l'Anas si è attivata già a partire dalla notte tra il 25 e il 26 gennaio, mobilitando mezzi operativi e uomini a sufficienza [NON COSI' TANTI SE DA MERCOLEDì SI è RESO NECESSARIO L'INTERVENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE].

Il presidente dell'ANAS, Vincenzo Pozzi, intervistato venerdì 29 gennaio 2005, ha detto che l'Anas non ha nulla da addebitarsi o da recriminare: il 25 gennaio, esattamente alle ore 21:41, l'Anas, a seguito delle abbondantissime nevicate, ha emesso l'ordinanza, con diffusione amplissima su tutti i Tg, Gr e mezzi di comunicazione disponibili, di obbligo di catene a bordo. Ordinanza che non è stata rispettata. Son tutte cose che vanno verificate e accertate - ha aggiunto Pozzi - la nostra ordinanza avrebbe dovuto comportare il blocco del traffico mentre da molti accessi auto e mezzi pesanti continuavano a entrare. In definitiva, l'Anas ha fatto tutto quello che doveva fare e che la colpa, se c'è, è di chi non ha rispettato e fatto rispettare i blocchi sull'autostrada [MA A CHI COMPETE IL CONTROLLO DELLE ORDINANZE DELL'ANAS?].

Tra le altre voci, ricordo di aver anche sentito dire che, con il volume di traffico presente in quel momento sull'autostrada Salerno - Reggio Calabria, un accurato controllo di tutti i mezzi in transito per assicurarsi che avessero montato le catene da neve avrebbe provocato rallentamenti [ED INVECE, IN QUESTO MODO, L'AUTOSTRADA E' RIMASTA CHIUSA PER QUASI 100 ORE].

Insomma, nulla di nuovo. Le solite polemiche dopo i soliti disservizi, infuocate (mi si perdoni il termine, riferito in questo caso a problemi di... NEVE) per qualche giorno dopo l'evento, e poi via-via più flebili (in... scioglimento) nei giorni successivi, fino a non parlarne più. Almeno fino alla prossima nevicata che bloccherà di nuovo qualche automobilista su qualche autostrada a causa di qualcun altro sprovvisto di catene.