Firmato un accordo di cooperazione tra
 l'Università di Torino e la Ewha Womans University
durante il 1st Korea-Italy Joint Seminar on Climate Change

(5 dicembre 2007)

Il 5 dicembre 2007 è stato firmato un doppio accordo per la cooperazione tra l'Università di Torino (in seguito definita UNITO) e la Ewha Womans University (in seguito definita EWU) di Seul, in Corea. Il primo è un accordo quadro che regola per i prossimi 5 anni tutte le presenti e future collaborazioni tra i due atenei, mentre il secondo è un accordo specifico tra la Facoltà di Scienze M.F.N.  dell'UNITO e il College of Engineering della EWU che regola lo scambio reciproco di studenti e docenti. I due accordi sono stati firmati alla presenza del Presidente dell'ateneo coreano, prof. Bae-Yong Lee, dell'ambasciatore italiano in Corea, Massimo Andrea Leggeri, e del direttore generale del Bureau di Informazione e Tecnologia, dr. Yun-Ang Chung. Il Rettore dell'Università di Torino, prof. Ezio Pelizzetti, ha inviato un video contenente una dichiarazione di intenti e la firma, che è stato proiettato subito prima dei discorsi summenzionati.

La EWU è la più prestigiosa università femminile e, in generale, una delle più rinomate e famose in Corea (ricordo a tale proposito che, in Corea, le università sono classificate a seconda del loro rango). Fu fondata nel 1886 dalla missionaria metodista americana Mary F. Scranton, che aprì una scuola di istruzione per le donne coreane a Seul, proprio nel luogo in cui adesso sorge il campus (è ancora visibile il primo edificio in cui si tennero le prime lezioni). Il primo anno ci fu una sola studentessa, di qui l'origine del nome Womans, da intendersi come Woman's. La missione della signora Scranton, ambiziosa, ebbe comunque successo e permise alle donne coreane di cominciare a vincere la discriminazione nei confronti degli uomini, tipica della società confuciana della fine del 1800. Nonostante l'opinione pubblica maschile fosse contraria a questa iniziativa, l'imperatore Kojong la sostenne e chiamò la scuola "Ewha" (in coreano 이화), che significa "fiore di pero", conferendole quindi un carattere istituzionale. Questo ateneo nel corso degli anni si sviluppò sempre più, anche negli anni della dominazione giapponese, fino a diventare un punto di riferimento dell'istruzione universitaria del Paese.

Con la firma dei succitati accordi di cooperazione viene, in particolare, formalizzata la possibilità, per gli studenti dei due atenei, di recarsi nell'altro Paese e di seguire corsi; in pratica, è possibile per uno studente italiano svolgere una sorta di Erasmus in Corea, e viceversa. Gli accordi non pongono vincoli in merito, a parte il numero degli studenti per sede e per anno, che è di dieci persone. Nella EWU e nella UNITO la strutturazione dell'offerta didattica è simile. Vi sono una laurea di primo livello (per studenti under-graduate, da noi chiamata Laurea Triennale), il Master's degree (equivalente alla nostra Laurea Magistralis) ed il dottorato di ricerca (PhD). Presso la EWU, alcuni corsi del primo livello e quasi tutti i corsi del Master e del PhD sono tenuti in lingua inglese, mentre presso UNITO alcuni corsi del primo livello e della Laurea Magistralis, e tutti i corsi del Dottorato di Ricerca sono tenuti in lingua inglese. Per quanto riguarda gli accordi di cooperazione come quello con l'Università di Torino, l'iscrizione è aperta a tutti gli studenti e non solo alle studentesse, per cui anche i ragazzi torinesi potranno recarsi presso l'ateneo coreano (non il viceversa, poiché non esistono studenti maschi). Infine, tutti gli studenti di tutti i livelli (inclusi gli studenti Post-Doc) possono beneficiare di questo accordo. I responsabili per i due atenei per la gestione di questi accordi sono il prof. Claudio Cassardo ed il prof. Seon-Ki Park.

Un elenco dettagliato dei College e delle Facoltà di UNITO and EWU si trova più in basso, così come una tabella riepilogativa che mostra i corsi di laurea di 1° e 2° (Master) livello, e di Dottorato sia per la Facultà di Scienze M.F.N. di UNITO sia per il College of Engineering della EWU. Si segnala inoltre che sono disponibili annualmente alcune borse di studio erogate dai Ministeri degli Esteri al fine di svolgere attività formativa all'estero, nella fattispecie in Corea (informazioni su questo sito web).

La cornice di questa cerimonia è stato il 1st KOREA-ITALY JOINT SEMINAR ON CLIMATE CHANGE, che si è svolto presso l'università coreana, per pura coincidenza in concomitanza con l'incontro di Bali (qui qualche notizia al riguardo). In tale occasione, un "manipolo" di ricercatori italiani e coreani si sono dati appuntamento per analizzare e confrontare le proprie conoscenze del sistema clima e le esperienze relative ai suoi cambiamenti a scala nazionale. I temi di questo seminario congiunto (ecco il programma) hanno spaziato dall'analisi delle sfide concettuali e metodologiche che un sistema complesso come il clima pone alla comunità scientifica, fino all'analisi di serie storiche o di risultati di modelli che possano fornire informazioni sul futuro climatico a scala nazionale nei rispettivi Paesi, e dando anche indicazioni sui possibili impatti di questi cambiamenti sui territori ed ecosistemi.

L'evento è stato organizzato dall’Ufficio di Scienza e Tecnologia dell’Ambasciata Italiana in Corea (specificatamente dal suo attaché scientifico dr. Antonino Tata), dall'Istituto Italiano di Cultura a Seul diretto dal dr. Izzo, da UNITO e dallo Storm Prediction Climate Center della EWU, con lo scopo di mettere in comune esperienze e metodiche che possano creare sinergie tra Paesi che sono certamente diversi tra loro, ma che hanno anche problemi comuni, come ad esempio quello della salvaguardia delle coste, e di effettuare una serie di incontri con cadenza annuale ad anni alterni nei due Paesi.

I Relatori invitati dall’Italia sono stati il Dr. Antonello Pasini, dell’Istituto Inquinamento Atmosferico del CNR ed il Prof. Claudio Cassardo, docente di Meteorologia e Fisica del Clima presso l’UNITO. I Relatori coreani sono stati: il Dr. Yung-Ang Chung, Direttore Generale del “Climate and Information Bureau” della “Korea Meteorological Administration”, il Prof. Seon-Ki Park della EWU, ed i Professori Rokjiin J. Park e Chang Hoi Ho della Seoul National University.

La Presidente della EWUProf. Bae-Yong Lee, ha aperto i lavori del Seminario con un messaggio di benvenuto nel quale ha espresso la sua soddisfazione per l’organizzazione di un evento che propone la discussione su una tematica di crescente importanza non solo per il carattere di emergenza che riveste, ma anche per la riflessione culturale e sociale che propone sul nuovo rapporto uomo-ambiente. Il seminario, ha continuato la Prof. Lee, rappresenta una preziosa occasione per l’approfondimento del fenomeno dei cambiamenti climatici e per una definizione dei migliori metodi e modelli di valutazione degli effetti futuri a livello globale di tali cambiamenti. Ha inoltre sottolineato l'importanza della firma dell'accordo di collaborazione con l'Università di Torino al fine di ampliare le possibilità di studio all'estero per i due atenei.

L’Ambasciatore d’Italia in Corea, Massimo Andrea Leggeri, ha ricordato la rilevanza della tematica oggetto del Seminario anche sul piano del dibattito nei principali incontri internazionali, primo fra tutti quello delle Nazioni Unite. A questo proposito, ha ricordato le Riunioni al più alto livello organizzate nel 2007 dal segretario Generale Ban Ki-Moon ed in particolare la principale, in Indonesia, a Bali, svoltasi in concomitanza con il Seminario. Ha ricordato la rilevanza attribuita ai temi dei cambiamenti climatici nell'ambito del G8 fin dal 2006, e che prevedibilmente rimarrà al centro dell’attenzione anche sotto la Presidenza giapponese del 2008 e quella italiana del 2009. Nel ricordare che l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climatic Change), nel suo ultimo Rapporto (2007), ha inequivocabilmente attribuito alle attività umane la responsabilità del recente e veloce riscaldamento globale, l'Ambasciatore ha espresso l’auspicio che ogni Paese, sia nell’ambito del Protocollo di Kyoto, sia nel Post-2012, possa attivamente operare per una significativa riduzione dei gas serra rilasciati nell’atmosfera, ed ha successivamente avviato i lavori del Convegno.

Si è quindi tenuta la cerimonia per la firma dell'accordo di cooperazione (MoU, Memorandum of Understanding) tra la EWU e l’UNITO, di cui si è parlato in precedenza. Nell’impossibilità di intervenire direttamente a causa degli impegni collegati alla quasi concomitante inaugurazione dell'anno accademico dell'UNITO, il Rettore dell’UNITOProf. Ezio Pelizzetti, ha inviato una registrazione filmata con un suo saluto alla EWU, all’Ambasciata ed ai Docenti e Ricercatori presenti e con la firma del documento originale, che è stato poi portato personalmente dal Prof. Cassardo e quindi controfirmato dal Presidente della EWUProf. Bae-Yong Lee. Il Prof. Pelizzetti, nel suo discorso, ha sottolineato l'importanza di questo accordo per entrambi gli atenei e, in generale, per lo sviluppo delle collaborazioni tra i due Paesi, e si è ripromesso di effettuare al più presto una visita in Corea. Ha inoltre posto l'accento anche sull'importanza delle tematiche trattate nel Seminario ed ha proposto di organizzare il “2° Seminario congiunto Corea-Italia sui Cambiamenti Climatici” in Italia nel 2008, possibilmente presso l’Università di Torino.

E' quindi iniziata la parte propriamente scientifica del Seminario, che ha affrontato in termini molto allargati ed esaustivi il complesso settore dei cambiamenti climatici, la cui origine dipende sia da fenomeni naturali ciclici, sia sempre più dalla influenza delle attività umane, ed in particolare dalle alterazioni derivanti dall'eccesso di  immissione in atmosfera di gas serra derivanti dal consumo di combustibili fossili. Una chiave di lettura dei rapidi cambiamenti registrati negli ultimi decenni nella direzione di un generale riscaldamento è da ricercare in un’attenta, ma critica, valutazione delle variazioni atmosferiche nelle diverse aree geografiche e nella influenza dei singoli parametri chimico-fisici. La modellistica ambientale sviluppata in Italia rappresenta uno strumento prezioso per l’interpretazione dei fenomeni e per una valutazione realistica degli effetti a medio e lungo termine la cui gravità non solo fisica ma anche sociale ed economica è al centro dell’attenzione internazionale. Il Chairman è stato il Prof. Seon-Ki Park, Direttore del SSRC dell'EWU.

Il primo oratore, il Dr. Yung-Ang Chung, ha posto l’accento sulla rilvanza economica che i cambiamenti climatici risultano avere, in particolare nel caso in cui essi siano all’origine di eventi catastrofici quali inondazioni, tornadi, tifoni, etc. Il Dr. Chung ha quindi presentato un sintetico quadro delle evidenze già registrate anche in Corea a seguito della rapida e recente evoluzione del quadro climatico globale, ponendo l'accento anche su quanto si sta facendo in Corea attualmente e su quello che è previsto si faccia in un prossimo futuro per quanto riguarda le attività antropiche che potrebbero influire sul clima.

Il Prof. Rokjin J. Park ha successivamente presentato alcune valutazioni relative all’influenza dell'ozono e degli aerosol sulle attività umane ed alle loro interconnessioni con le variazioni climatiche, in quanto tali composti causano una riduzione della radiazione solare in arrivo a terra. Prendendo in esame le distribuzioni spaziali e temporali delle concentrazioni di questi importanti inquinanti e la capacità da parte dei modelli di ricostruirne gli andamenti,  ha riportato alcune risultanze relative a fenomeni ambientali di rilievo occorsi nel continente asiatico (incendi in Siberia, tempeste di sabbia dalla Cina, etc.), sottolineando le attuali criticità dei modelli e l'indirizzo della ricerca futura nel settore.

Il Dr. Antonello Pasini ha discusso le sfide che lo studio del sistema climatico pone alla ricerca scientifica, sottolineando la filosofia e la struttura dei modelli (il cosiddetto "laboratorio virtuale") che si sono elaborati e si elaborano tuttora allo scopo di ricostruire correttamente il comportamento climatico, di comprendere le cause fondamentali che ne hanno guidato l’evoluzione recente e di poterne prevedere lo sviluppo futuro. Ha presentato anche esempi di impatti previsti a livello globale e regionale su territorio ed ecosistemi, ed ha mostrato come l'applicazione di modelli di tipologia diversa da quelli più usati per le simulazioni climatiche, cioé le reti neurali, porti a risultati del tutto simili a quelli ottenuti dai modelli deterministici usati ad esempio dall'IPCC, suggerendo da un lato la validità di questo tipo di approccio e dall'altro la notevole forzante del segnale di variazione climatica dovuto a cause antropogeniche.

Il Prof. Chang Hoi Ho ha discusso l’influenza delle attività umane, ed in particolare di quelle industriali, sui cambiamenti climatici, prendendo in esame le variazioni delle variabili meteorologiche (temperatura, umidità, ma anche circolazione a grande scala e numero di tifoni) nell'Asia orientale e le loro correlazioni con misure da satellite e di inquinamento. il periodo preso in esame è stato la seconda metà del ventesimo secolo. Il prof. Ho ha inoltre sottolineato come i dati coreani suggeriscano la presenza di variazioni climatiche in epoca recente, anche se l'estensione temporale dei dati è troppo limitata per permettere di affermarlo con certezza, ma ha poi mostrato che le evidenze rilevate esaminando un recente dataset cinese di estensione temporale sufficiente da ricoprire l'ultimo secolo hanno suggerito che i cambiamenti climatici siano imputabili alle attività umane.

Il Prof. Claudio Cassardo ha evidenziato alcuni dati ed effetti dei cambiamenti climatici avvenuti negli ultimi anni in Italia, ponendo l'accento su un'area particolarmente delicata come quella alpina e sottolineando alcuni dati relativi all’ultimo ventennio. In particolare, ha fatto notare come la distribuzione regionale delle variazioni previste presenti molte differenze, in particolare per quanto riguarda la regione alpina, che risente moltissimo dell'orientamento delle correnti in quota. Ha inoltre messo in luce quali effetti potrebbero avere le variazioni previste dall’IPCC sul clima locale e sulle risorse idriche. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, il Prof. Cassardo ha fatto notare come le variazioni previste dai modelli per quanto riguarda temperature e precipitazioni potranno causare possibili riduzioni delle portate dei fiumi nel periodo estivo e l'eventuale aumento del rischio di inondazioni e/o alluvioni nellaprima parte della primavera, a causa dell'anticipo della stagione di fusione della neve e della diminuzione delle superfici coperte da ghiacci.

Il Prof. Seon-Ki Park ha iniziato il suo discorso sottolineando la vulnerabilità delle nazioni del Sud-Est asiatico agli eventi di maltempo intenso, come i cicloni extratropicali, i tifoni o le depressioni tropicali, con le possibilità correlate di piogge intense e venti distruttivi. Successivamente ha presentato alcune considerazioni sulla possibilità di prevedere correttamente e con un anticipo sufficiente tali fenomeni con gli attuali modelli e altri dispositivi disponibili presso i Servizi Meteorologici. Poiché le previsioni dell'IPCC per il clima futuro sembrano suggerire che tali eventi meteorologici estremi aumenteranno sia in numero sia in intensità nel prossimo futuro, il Prof. Park ha insistito sulla necessità da parte dei Servizi Meteorologici di migliorare la loro capacità nel prevedere tali eventi. Attualmente la comunità scientifica in Corea è d'accordo riguardo l'importanza della regionalità per la nascita e la conseguente evoluzione di tali eventi, la necessità di sviluppare modelli numerici predittivi fortemente connessi con le condizioni geo-orografiche, e il miglioramento della disponibilità dei dati nelle regioni in cui tali fenomeni si originano.

Il dibattito che ha fatto seguito alle prolusioni dei Relatori ha evidenziato che i cambiamenti climatici possono avere grosse ripercussioni in diversi ambiti, e come uno studio attento della climatologia, anche a scala regionale, che permetta di prendere atto di alcune possibili conseguenze di alcuni fenomeni ormai già in atto, in modo da pianificare meglio eventuali attività future, sia la più efficace risposta alle emergenze legate ai cambiamenti climatici ed al riscaldamento globale. È stato sottolineato che solo attraverso una continua ricerca nel campo della meteorologia e climatologia, soprattutto tramite la modellistica numerica, ma anche a livello di raccolta ed analisi delle misure disponibili, si può disporre dell’informazione necessaria per valutare e limitare i danni che eventuali mutamenti climatici potranno produrre. Molti interventi hanno menzionato le previsioni dell’IPCC e il ruolo sempre più importante della diffusione al pubblico di informazioni scientificamente corrette ed anche alla portata della comprensione di un audience allargata. Questo Seminario ha rappresentato un momento importante per la collaborazione Italo-Coreana, ed ha consentito di mettere in luce come le competenze e capacità scientifiche dei due Paesi nel campo della meteorologia e della modellistica relativa possano fornire reali strumenti di comprensione di un sistema complesso per numero di parametri e variabilità come il clima. Il Seminario ha raccolto l’apprezzamento anche della comunità scientifica coreana e sono stati espressi auspici per una più intensa collaborazione nel futuro anche attraverso il MoU firmato tra EWU e UNITOAll'incontro hanno partecipato circa un centinaio di persone tra studenti, docenti e persone comuni. Al termine dell'evento, come anche auspicato dal Rettore dell'UNITO, Prof. Ezio Pelizzetti, si è suggerito che il 2nd KOREA-ITALY JOINT SEMINAR ON CLIMATE CHANGE si effettui nel 2008 presso l'UNITO.


Una piccola galleria di foto amatoriali scattate durante l'evento

(le foto qui presenti sono state scattate dal Dr. Antonino Tata)

President Bae speech
La Presidente dell'EWU Prof. Bae-Yong Lee sta aprendo i lavoro del Seminario sottolineando le riflessioni culturali e sociali che tali temi propongono, e facendo notare anche l'importanza della firma dell'accordo tra EWU ed UNITO
Embassador Leggeri speech
L'Ambasciatore in Corea Massimo Andrea Leggeri sta rimarcando l'importanza del dibattito pubblico sui cambiamenti climatici e di presentare i risultati scientifici in modo che anche il pubblico comune possa capire queste problematiche
UNITO Rector speech
Un fotogramma del messaggio video del Rettore di UNITO, Prof. Ezio Pelizzetti. L'audience ha seguito con grande attenzione il suo discorso, ed ha particolarmente apprezzato il suo tentativo di esprimere i saluti in lingua coreana
MoU signature
Il Presidente dell'EWU, Prof. Bae-Yong Lee, sta controfirmando gli accordi tra EWU e UNITO, già firmati dal Rettore di UNITO, prof. Ezio Pelizzetti, durante la registrazione del messaggio video, il 27 novembre 2007. Da questo momento, l'accordo tra EWU e UNITO è operativo.
Present exchange
Il Presidente dell'EWU, Prof. Bae-Yong Lee, che ha appena ricevuto alcuni doni inviatigli dal Rettore dell'UNITO, Prof. Ezio Pelizzetti, dà in cambio alcuni regali per il Rettore al Prof. Claudio Cassardo
Dr. Chung speech
Il Dr. Yung-Ang Chung sta presentando un riassunto delle evidenze del riscaldamento globale già osservate in Corea, sottolineandone i risvolti economici
Prof. Park speech
Il Prof. Rokjin J. Park sta parlando degli effetti degli incendi forestali recentemente verificatisi in Siberia sul bilancio radiativo nella bassa ed alta atmosfera
Dr. Antonello Pasini speech
Il Dr. Antonello Pasini sta facendo vedere come i risultati dell'applicazione del suo modello a reti neurali riproducano bene l'andamento delle temperature negli ultimi 150 anni
Prof. Claudio Cassardo speech
Il Prof. Claudio Cassardo sta mostrando i valori diagnosticati dal suo modello LSPM durante l'onda di calore dell'estate 2003 in Europa
Prof. Seon Ki Park speech
Il Prof. Seon-Ki Park sta rimarcando l'importanza dei dati iniziali nella previsione delle traiettorie dei tifoni

Educational offer at the EWU and at the UNITO

Liberal Arts

Social Sciences

Natural Sciences

Engineering

Music

Arts and Design

Human Movement and Performance

Education

Law

Business Administration

Medicine

Nursing Science

Pharmacy

Human Ecology

Division of International Studies

Table I - List of Colleges at the EWU

College of Engineering

Division of Computer Information Communication

Division of Architecture

Division of Environmental and Food Technology

Computer Information Communication Engineering

Architecture Design (5 year degree)

Architecture Design (4 year degree)

Environmental Science and Engineering

Food Science and Technology

Table II - List of Divisions and Programs at the College of Engineering of EWU

Agrarian

Economy

Pharmacy

Law

Literature and Philosophy

Language and Foreign Literature

Medicine and Surgery

Veterinary Medicine

Psychology

Formation Science

Sciences

Political Sciences

Table III - List of Faculties at the UNITO

3-years graduations (Undergraduate courses)

Laurea magistralis (Master)

1st level Master

PhD

Chemistry

Vegetal biology

Computational logic

Bioinformatics

Science and High Technology

Industrial chemistry

Environment and work biology

Mathematics

Technology and Applications of ERP Systems – Enterprise Resource Planning

Physics

Sanitary biology

Material sciences

Technology and Multimedial Communication

Computer Science

Naurobiology

Forensic and sport clinic chemistry

Project of sites accessibile for Public Administration

Mathematics

Biomolecular sciences

Environment and cultural beings chemistry

Tecnologies of web security and networking

Optics and Optometry

Conservation and animal biodiversity

Advanced chemical methodologies

Material Sciences

Industrial biotechnologies

Astrophysics and cosmic physics

Sciences and Technologies for the Cultural Beings

Sciences and technologies for the cultural beings

Environment analysis and management

Biological Sciences

Physics of fundamental interactions

Evolution and diversity in the natural systems

Geological Sciences

Environmental and biomedical physics

Evolution of the animal and human behavior

Natural Sciences

Physics of advanced technologies

Industrial chemistry

Virtual reality and multimediality

Geological sciences

Systems for the information treatment

Environmental and applied geology

Informatic methodologies and systems

Table IV - List of educational offer at the Faculty of Sciences of UNITO


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