Pacchetto 20-20-20: gli errori nei numeri del Ministero dell’Ambiente

Torino, 26 novembre 2008

Colgo l'occasione di questo pensiero per fare un po' di pubblicità ad un sito, di cui sono uno dei collaboratori, che si propone di chiarire alcune questioni legate al clima entrando nel dettaglio dei dati scientifici e prescindendo dalle considerazioni politiche di parte. Il sito è www.climalteranti.it ed il curatore principale è l'Ing. Stefano Caserini, del Politecnico di Milano, autore fra l'altro del volume "A qualcuno piace caldo. Errori e leggende sul clima che cambia" (edito da Edizioni Ambiente nel 2008, 352 pagine, € 20,00, ISBN 978-88-89014-75-2 - qui la scheda), un altro libro di cui andrebbe fortemente consigliata la lettura.

Il momento è particolare in quanto, in questi giorni, si parla moltissimo di politiche ambientali a livello europeo, e si stanno prendendo delle decisioni che potrebbero rappresentare dei punti chiave per il futuro. E l'Europa, in questo momento, in attesa di sapere come si muoverà il nuovo Presidente americano Barack Obama, si pone in posizione di leadership per quanto riguarda le politiche ambientali.

In realtà, in questo pensiero, non dico nulla di originale, ma rimando integralmente al contenuto del post su climalteranti.it. In particolare, mi riferisco a questo post sul pacchetto 20-20-20, in cui viene evidenziato il grossolano errore di sovrastima del Ministero nel computo del costo per l'Italia del cosiddetto pacchetto 20-20-20, "un errore grave, clamoroso. Uno di quegli errori che conviene dire di aver fatto apposta". Alla faccia di quanto blaterano gli scettici e tutte le lobby che alitano alle loro spalle.

Leggendo i dettagli, si osserva come una stima più corretta dei costi aggiuntivi per il nostro paese di quella presentata dal Ministero dell’Ambiente, sulla base dei dati forniti dalla Commissione europea, sarebbe compresa tra i 48 e i 93 miliardi di euro per il periodo 2011-2020, cioé, rispettivamente, un quarto o la metà di quelli detti dal Ministero. Senza contare che questi sono solo i costi: i benefici, in termini di danni evitati per le minori emissioni di gas serra, non sono stati conteggiati. 

Stiamo parlando di miliardi di euro, mica noccioline! Ma, si sa, togliere i milioni di euro ai bilanci delle università è cosa buona e giusta (anche se poi, magari, vengono dati all'IIT - a questo proposito si legga l'interessante blog del Direttore di "Le Scienze" Marco Cattaneo qui), mentre aggiungere miliardi in modo da rendere preoccupanti le stime dei costi presunti del pacchetto 20-20-20 pare invece essere un errore veniale... Mah! 

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