Riflessioni sull'inverno 2008 e sul clima

Torino, 2 febbraio 2009

In effetti, me lo aspettavo. Non può fare sempre caldo. Del resto, siamo in inverno, e l'inverno notoriamente è una stagione fredda. Ma è bastata una nevicata un po' più abbondante del solito, qualche altra spruzzata di neve in pianura e qualche mattino un po' rigido negli scorsi mese di dicembre per far rispuntare sui giornali tutta una serie di bufale sull'infondatezza, addirittura, del riscaldamento globale: un po' come quando, in autunno, dopo una pioggia spuntano abbondanti i funghi.

Molti dimenticano che un singolo evento meteorologico non ha nulla a che vedere con il clima: il clima rappresenta un'analisi statistica effettuata sul tempo meteorologico verificatosi in una data regione per un certo intervallo di tempo. Onde evitare l'interferenza dei cicli che regolano il clima stesso, la comunità dei climatologi ha stabilito come periodo tipico per la determinazione del clima e dei cambiamenti climatici un periodo di almeno trent'anni. Questo significa  che, per poter dire se il clima in una data zona del mondo è cambiato, occorre vedere le variazioni su un periodo di almeno trent'anni. È quindi chiaro che i singoli eventi meteorologici non hanno nulla a che vedere con il clima, a meno che essi non si ripetano regolarmente in modo tale da influenzare la statistica del clima stesso (però devono farlo ripetutamente sui trent'anni di riferimento, e non soltanto per uno o due anni anche consecutivi).

Detto questo, quello che adesso voglio fare e analizzare statisticamente i primi due mesi dell'inverno 2008-2009, che secondo l'opinione pubblica sono stati particolarmente freddi e ricchi di eventi nevosi.

Per fare questa analisi, utilizzerò le mappe meteorologiche che ho creato utilizzando il software pubblico e i dati meteorologici gentilmente messi a disposizione dalla NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) su questo sito. Il numero di variabili che è possibile visualizzare è molto alto, così come è possibile selezionare la porzione del globo terrestre che più interessa. Inoltre, è anche possibile calcolare l'anomalia della grandezza considerata, cioè la differenza fra il valore registrato in un certo periodo e il valore medio su un periodo di riferimento. Il periodo di riferimento scelto da questo Ente è il quasi trentennio 1968-1996. Mi sono quindi creato i grafici delle anomalie di temperatura e precipitazione relative agli ultimi due mesi di dicembre 2000 oppure gennaio 2009 confrontati con il periodo di riferimento.

Qui in basso ho riportato i grafici delle anomalie di temperatura relative all'emisfero Nord ed all'area europea. Essi evidenziano, con i colori blu e rosso scuro, le zone rispettivamente con anomalia negativa e positiva. Si notano subito delle ampie zone con anomalie positive sull'Africa, sulle zone polari, sul Pacifico, e due piccole aree al centro degli Stati Uniti e sull'Ungheria, mentre sono presenti alcune zone un'anomalia negativa sul Canada e sugli Stati Uniti orientali, nei pressi dell'Alaska, e in altre quattro piccole zone distribuite tra Europa, Africa settentrionale e Asia. Come chiunque può vedere, l'estensione delle aree con anomalia positiva e nettamente maggiore di quelle con anomalia negativa, per cui si può dire che, per quanto riguarda l'emisfero nord, il bimestre considerato è stato più caldo della norma.

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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2008 - 30 Gennaio 2009 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'Europa nel periodo 1 Dicembre 2008 - 30 Gennaio 2009 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.

Guardando il dettaglio sulla zona europea, che riporta anche un numero maggiore di isolinee, si nota come sia presente una zona con anomalie negative di temperatura con i minimi sulla Francia centrale e sul Marocco estesa dalla Germania meridionale fino all'Africa nord-occidentale, e che lambisce anche le altre e l'Italia nordoccidentale. Il resto dell'Italia si trova in una zona intermedia che confina con un'aria molto ampia di anomalie termiche positive che si estende dal Mediterraneo orientale verso nord.

Dunque, l'analisi di questo grafico mostra che effettivamente si è registrata un'anomalia di temperatura lievemente negativa su una parte del territorio nazionale. Ma quanto questo dato è significativo? Per rispondere a questa domanda, ho pensato di crearmi le mappe relative alle anomalie di temperatura sul territorio nazionale e sulle aree limitrofe relative agli ultimi 12 periodi invernali dicembre-gennaio. Esse sono riportate nei grafici sottostanti.

Come si può facilmente notare, questo inverno non è stato né l'unico né il più freddo nel periodo considerato. Se è vero che ci sono stati dei bimestri nettamente più caldi (1997-98, 2000-01, e il famigerato 2006-07), è anche vero che non mancano gli anni con anomalie negative (1998-99 solo sul sud Italia, 1999-2000, 2001-2, 2003-4, 2004-5 solo sul nord Italia, e poi il bimestre molto freddo 2005-6, molto più freddo tutto il territorio nazionale rispetto a quello attuale).

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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 1997 - 30 Gennaio 1998 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'Europa nel periodo 1 Dicembre 1998 - 30 Gennaio 1999 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 1999 - 30 Gennaio 2000 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2000 - 30 Gennaio 2001 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2001 - 30 Gennaio 2002 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2002 - 30 Gennaio 2003 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2003 - 30 Gennaio 2004 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2004 - 30 Gennaio 2005 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2005 - 30 Gennaio 2006 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2006 - 30 Gennaio 2007 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2007 - 30 Gennaio 2008 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2008 - 30 Gennaio 2009 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.

Dunque, come si è visto, il trimestre invernale appena trascorso non è da considerarsi eccezionale dal punto di vista delle anomalie di temperatura. E per quanto riguarda le precipitazioni, che cosa si può dire? Davvero si è trattato di un bimestre più piovoso della media? Guardiamoci i grafici delle anomalie del rateo di precipitazione (in mm/giorno), qui sotto riportati per gli stessi ultimi 12 bimestri invernali dicembre-gennaio centrati sul territorio italiano.

L'ultimo grafico mostra un evidente area di anomalia negativa che coinvolge l'intero territorio nazionale, con un evidente picco sulle regioni meridionali italiane, quindi effettivamente si è trattato di un trimestre abbastanza piovoso (o nevoso, in certe zone). per quanto riguarda la distribuzione dell'anomalia, il confronto con gli altri 12 bimestri invernali mostra che, per quanto riguarda le regioni meridionali italiane, anomalie simili si sono verificate anche in altri anni (in particolare i quattro inverni consecutivi dal 2002-3 al 2005-6, e il 2007-8), mentre per quanto riguarda il nord Italia le anomalie positive sono state effettivamente molto più rare.

Si può quindi concludere che il bimestre appena trascorso non può essere considerato eccezionale non solo dal punto di vista climatico (in quanto una stagione non dice nulla sul clima), ma neppure da quello meteorologico, in quanto le anomalie riscontrate sono compatibili con quelle verificatesi negli anni precedenti, ed inoltre le aree con anomalia positiva sono maggiori di quelle con anomalia negativa. Per queste ragioni, la debole anomalia negativa che ha coinvolto una piccola porzione del territorio europeo non contraddice (e non potrebbe farlo in nessun caso) in alcun modo il riscaldamento globale. 

L'Italia settentrionale, ed in particolare quella nordoccidentale, ha registrato temperature leggermente inferiori alla norma e precipitazioni superiori alla norma, almeno per quanto riguarda gli ultimi 12 bimestri invernali. L'Italia meridionale ha invece registrato sia temperature sia, soprattutto, precipitazioni superiori alla norma, cosa peraltro già verificatasi frequentemente negli ultimi 12 anni. 

Per concludere, si noti bene che l'incremento delle precipitazioni in alcune regioni è perfettamente compatibile con l'incremento globale delle temperature, in quanto vi è maggiore vapore acqueo disponibile in atmosfera per le precipitazioni.

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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 1997 - 30 Gennaio 1998 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'Europa nel periodo 1 Dicembre 1998 - 30 Gennaio 1999 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 1999 - 30 Gennaio 2000 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2000 - 30 Gennaio 2001 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2001 - 30 Gennaio 2002 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2002 - 30 Gennaio 2003 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2003 - 30 Gennaio 2004 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2004 - 30 Gennaio 2005 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2005 - 30 Gennaio 2006 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2006 - 30 Gennaio 2007 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
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Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2007 - 30 Gennaio 2008 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
surface temperature anomaly
Anomalia di temperatura superficiale sull'emisfero Nord nel periodo 1 Dicembre 2008 - 30 Gennaio 2009 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.

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