2009: un anno ... freddo?

Anche il 2009 va in archivio come un anno in cui l'anomalia termica sul pianeta è stata positiva rispetto alle medie trentennali climatiche, a dispetto dei titoli di giornale che, puntualmente, dopo ogni irruzione fredda, paventano imminenti ere glaciali in agguato. Il 2009 non si è distinto in modo particolare per le ondate di caldo e sarà ricordato di più per le 2-3 ondate di freddo che ci sono state nei mesi freddi, eppure il 2009 è risultato, nel complesso, più caldo del 2003, di cui tutti gli europei ricordano la terribile estate.

Torino, 4 gennaio 2010

Puntualmente, non appena l'inverno ha bussato alla porta con la prima, temporanea, ondata di freddo intenso che ha colpito anche buona parte dell'Europa e del Canada, sono spuntati come funghi diversi articoli che hanno sottolineato l'evento (e fin qui non ci sarebbe niente di male). Qualcuno però non ha perso l'occasione per sparlare del riscaldamento globale, del vertice di Copenhagen, dei climatologi, ecc. (si veda ad esempio questo lungo elenco di stupidaggini apparso qui, ad esempio, in cui si comincia col confondere ancora un singolo evento meteorologico con il clima). Non ci si deve stupire, del resto era già successo quasi un anno fa (si veda qui, qui e qui), ed in realtà si può dire che è sempre stato così (si veda ad esempio qui). Ora si prospetta, almeno in Italia, una nuova ondata di freddo, e quindi dovremo aspettarci anche un'altra massiccia offensiva di bufale.

Un'attenta analisi dei dati rivela che, in realtà, nonostante per alcuni giorni le temperature siano state inferiori anche di 6°C rispetto alla norma sull'Europa centrale e sulla Scandinavia, e di oltre 10°C su una vasta area che dalla Siberia e Mongolia si estende fino alla Russia, altre zone del mondo hanno mostrato anomalie positive altrettanto vistose, come ad esempio la parte nordorientale del Canada, con un'anomalia di oltre 10°C, ed in generale tutta l'area artica. Del resto, questo fa parte della normale variabilità meteorologica associata alla circolazione generale atmosferica, che d'inverno presenta ondulazioni di Rossby più marcate e disposte lungo i meridiani, permettendo grossi scambi di masse d'aria tra le alte e le basse latitudini.

ondata di freddo di dicembre 2009

Anomalia di temperatura superficiale sull'Europa nel periodo 14-22 Dicembre 2009 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.

ondata di freddo di dicembre 2009

Anomalia di temperatura superficiale nel mondo nel periodo 14-22 Dicembre 2009 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.

Non è qui il caso di ribadire ancora la differenza tra tempo meteorologico e clima, che è stata l'oggetto di molti interventi passati. Mentre può essere l'occasione per verificare se le sensazioni sono giuste o sbagliate guardando i dati, cioè le temperature, e confrontando quello che è successo nel 2009 con i periodi di riferimento (di solito si sceglie un trentennio o un periodo equivalente). Per fare questa analisi, utilizzerò le mappe meteorologiche che ho creato utilizzando il software pubblico e i dati meteorologici gentilmente messi a disposizione dalla NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) su questo sito. Il periodo di riferimento standard scelto da questo Ente è il 1968-1996 (volendo, si può cambiare questa scelta), e nel seguito lo definirò come "la norma".

Cominciamo con l'esaminare le varie stagioni dell'anno in Europa.

anomalie T dicembre 2008 - febbraio 2009

Anomalia di temperatura superficiale sull'Europa nel periodo Dicembre 2008 - Febbraio 2009 (inverno) rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.

anomalie T marzo - maggio 2009

Anomalia di temperatura superficiale sull'Europa nel periodo Marzo - Maggio 2009 (primavera) rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.

anomalie T giugno - agosto 2009

Anomalia di temperatura superficiale sull'Europa nel periodo Giugno - Agosto 2009 (estate) rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.

anomalie T settembre - novembre 2009

Anomalia di temperatura superficiale sull'Europa nel periodo Settembre - Novembre 2009 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.

L'inverno 2008-09 si è presentato con una generale anomalia negativa estesa dall'Inghilterra centrale a tutta l'Europa sudoccidentale ed all'Algeria, con un minimo di -2°C sulla Francia centrale. In contrapposizione, l'Europa orientale e le zone più settentrionali hanno mostrato un'anomalia positiva, con valori superiori a +4°C a nord. L'Italia risulta tagliata a metà dall'isoterma 0°C, con anomalie positive a sud e negative a nord, ed il nordovest di poco meno di 1°C più freddo della norma (fatto già riscontrato nell'analisi di un anno fa).

La primavera è stata più calda della norma su gran parte dell'Europa, con punte di +2°C ed anche oltre alle latitudini più settentrionali, ad eccezione di qualche zona nell'estrema parte orientale, tra la Turchia e la Russia, e sul nord Africa. L'Italia mostra ovunque anomalie positive, con punte di circa 2°C sull'Italia centrale e 1°C a nord e sud.

L'estate è stata quasi su tutta l'Europa più calda della norma, con punte di 2°C in Spagna e Svezia settentrionale, e 2.5°C nei pressi delle coste settentrionali del Mar Nero, e pochissime zone con lievi anomalie negative. Praticamente tutta l'Italia è raccolta tra le isoterme +1°C e +1.5°C.

Infine, l'autunno evidenzia anch'esso su tutta l'Europa anomalie positive, crescenti verso est fino a 3°C ed alle alte latitudini fino ad oltre 5°C. L'Italia è quasi interamente racchiusa dall'isoterma 1°C, con il nordovest leggermente più caldo (circa +1.5°C).

L'inverno 2009-10 è iniziato con un dicembre più freddo della norma (con punte di circa 2°C) sull'intera Europa, ad eccezione di alcune regioni affacciate sul Mediterraneo (Spagna, Francia, Italia), l'intero Mediterraneo ed il nordAfrica, ed il medio Oriente. Le anomalie positive, ove presenti, sono state tuttavia rilevanti, con punte di oltre 4°C in Turchia e valori molto superiori a 6°C alle alte latitudini. Si noti come l'anomalia fredda sull'Europa, con valori inferiori a -2°C, sia stata causata principalmente dall'avvezione fredda (avvenuta in media tra il 14 ed il 22), ma sia anche stata attenuata nell'Europa centromeridionale dalla successiva avvezione (avvenuta all'incirca tra il 24 ed il 31), provocando anomalie di 8°C tra Serbia e Bulgaria (in Italia tra +3°C e +4°C), e le latitudini settentrionali con anomalie di oltre +10°C (nello stesso periodo l'irruzione fredda si è ritirata più a nord interessando particolarmente Scandinavia e Russia con anomalie inferiori a -6°C), a riprova del fatto che il tempo è rapidamente mutevole d'inverno e si possono avere sbalzi termici di diversi gradi in poco tempo.

ondata di freddo 18-24 dicembre 2009

Anomalia di temperatura superficiale sull'Europa nel mese di Dicembre 2009 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.

ondata di caldo 25-31 dicembre 2009

Anomalia di temperatura superficiale sull'Europa nel periodo 24-31 Dicembre 2009 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.

Abbiamo ora gli elementi utili per allargare la vista all'intero anno 2009, sempre relativamente all'Europa. Si può subito notare come, complessivamente, nonostante le ondate di freddo ricorrenti sia nei primi due mesi sia a dicembre, l'anno possa considerarsi complessivamente più caldo della norma sull'intera Europa, con le anomalie maggiori sul Mar Nero settentrionale e zone costiere adiacenti (+2°C) ed alle latitudini superiori a 70°N (fino a +5°C). L'Italia mostra un'anomalia positiva compresa tra 1°C e 1.5°C. Nel 2008, l'Italia aveva registrato all'incirca un'anomalia dello stesso ordine di grandezza, mentre a livello europeo la parte sudoccidentale era risultata nella media, e quella centroorientale più calda della media, fino a oltre 2°C. Si noti come, comunque, la zona a latitudini superiori a 70°N mostri comunque sempre anomalie vistosamente positive, che nel 2009 sono risultate inferiori al 2008.
anomalia T sfc 2009 Europa
Anomalia di temperatura superficiale in Europa nel 2009 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
anomalia T sfc 2008 Europa
Anomalia di temperatura superficiale in Europa nel 2008 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
anomalia T sfc 2009 mondo
Anomalia di temperatura superficiale nel mondo nel 2009 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
anomalia T sfc 2008 mondo
Anomalia di temperatura superficiale nel mondo nel 2008 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
anomalia T sfc 2009 emisfero nord
Anomalia di temperatura superficiale nell'emisfero nord nel 2009 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.
anomalia T sfc 2009 emisfero sud
Anomalia di temperatura superficiale nell'emisfero sud nel 2009 rispetto al periodo di riferimento 1968-1996. Grafico generato dalle informazioni NOAA.

A livello globale, si può notare come le aree con anomalie positive siano di gran lunga in maggioranza rispetto alle pochissime zone che mostrano anomalie negative. Tra queste ultime, le più grandi sono situate sugli oceani a sud di Africa e sudAmerica, sulla Siberia e sulle Ande, e tra Canada ed USA. Alcune anomalie mostrano lo stesso segno e la stessa collocazione dell'anno precedente: per esempio nei pressi dell'Alaska, sull'Africa e sulle Ande. Anche le aree polari continuano a mostrare ancora anomalie positive molto vistose, con il massimo a nord nei pressi delle Svalbard (oltre +4°C, ma anche la Groenlandia, sempre intorno a +2°C, non scherza) ed a sud nell'entroterra, con valori superiori localmente a +3°C.

Proprio questo punto merita un approfondimento: contrariamente a quanto si legge, anche l'Antartide, come l'Artide, si sta scaldando. Magari con incrementi meno vistosi, ma si sta scaldando. Il numero di giorni in cui le temperature salgono sopra 0°C sta crescendo, ed il ghiaccio, in certi punti, nei giorni più caldi, fonde. Una riprova di questo è la recente riscoperta e localizzazione, fatta da una spedizione di ricercatori australiani, dei resti del primo aereo arrivato in Antartide quasi cento anni fa, nel 1911. Scoperta che, a detta dei ricercatori, è stata favorita da una perfetta fusione del ghiaccio, in anticipo rispetto alla media e favorita dalle condizioni climatiche (si veda questo pezzo su La Repubblica ed i relativi link). Un anno solo non rappresenta il clima, certamente; tuttavia, dal lontano 1911, i resti dell'aereo sono stati localizzati solo oggi, nel 2010. Qualcosa vorrà pur dire. 

L’organizzazione meteorologica mondiale (WMO) ha stimato, alcuni giorni fa, che, sulla base dei dati raccolti fino all’8 dicembre, il 2009 farà registrare un’anomalia di 0.44°C ± 0.11°C rispetto alla media 1961-90, piazzandosi al 5° posto tra gli anni più caldi (si veda qui). Allo stesso risultato sono giunti gli scienziati della NASA il 16 dicembre scorso (si veda qui: anomalia  di 0.57°C, posizione 4° posto su 130 anni di dati – i due numeri sono compatibili tra loro, visto che l’errore di misura è di 0.1°C). I valori sopra riportati nelle mappe sono in linea con le previsioni fatte sulla base delle medie eseguite su un campione del 90% di dati, e indicano che anche il 2009 va ad aggiungersi alla serie di anni caldi. Con buona pace di chi pontificava il ritorno delle ere glaciali.

Per finire, un'occhiata ai dati di Torino, la mia città. All'aeroporto "Sandro Pertini" di Caselle (dati grezzi), il 2009 è risultato di 0.2°C più caldo del 2008, e di 0.3°C più caldo del 2003, l'anno dell'estate terribile. Rispetto al 2003, nel 2009 soltanto i tre mesi estivi sono stati meno caldi (-1.8°C), pur rimanendo comunque nettamente sopra la media 1961-90 (+1.3°C). Rispetto al 2008, invece, i mesi del 2009 sono stati più freddi a gennaio e febbraio, e da ottobre a dicembre, e nettamente più caldi in primavera ed estate. In città, a Torino Nord, stazione gestita dalla Società Meteorologica Italiana, la media del 2009 (14.5°C) ha superato di 1.3°C la media del periodo 1961-90, ed i soli due mesi più freddi rispetto alla media sono stati gennaio e dicembre. Questo valore pone il 2009 al sesto posto nella classifica delle temperature medie dnella serie storica di Torino che risale al 1753. Secondo i risultati di questo resoconto di Nimbus, a Torino Nord, “la temperatura media del trimestre giugno-agosto ha toccato i 24.8°C, con un’anomalia di 2.6°C rispetto alla norma”, valore che “è secondo solo ai 26.7 °C registrati nella rovente estate 2003”. Il dato è ancora più strabiliante se si pensa che l’innevamento record dello scorso inverno sulle Alpi piemontesi (con un manto che talora superava i 2 m a 1500 m di altitudine a dicembre, e che ancora a fine aprile constava di oltre 4 m di neve a quasi 2500 m di quota), ben documentate su quest’altro resoconto di Nimbus, si è letteralmente dissolto nel corso dell’anno, tanto che i ghiacciai alpini hanno fatto registrare l’ennesimo bilancio di massa negativo della serie (si vedano, a titolo di esempio, i dati per i ghiacciai Ciardoney qui, Basei qui e Lys qui).

valori giornalieri torino
Temperature medie giornaliere registrate a Torino nel 2009, paragonate con quelle del 2008 e del 2003. Grafico generato dai dati synop di Torino Caselle.
valori mensili torino
Temperature medie mensili registrate a Torino nel 2009, paragonate con quelle del 2008, del 2003 e con la media 1961-90. Dati synop di Torino Caselle.

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