Gli inizi delle estati 2012 e 2003 a confronto

Analizzando i primi quaranta giorni dell'estate 2012 e ponendoli a confronto con i corrispettivi del 2003, a livello di temperature medie superficiali sull'Europa, e possibile fare alcuni paragoni. Se ne puo concludere che, malgrado in alcune regioni italiane si siano registrate temperature decisamente piu alte della media, a livello nazionale lo stesso periodo del 2003 era stato decisamente piu caldo. A livello europeo, in questi quaranta giorni del 2012 spicca l'anomalia fresca sulle isole britanniche e sulla scandinavia.

Torino, 6 gennaio 2012

Nei giorni scorsi i media hanno diffuso la notizia, apparsa su alcuni siti meteo, secondo cui l'estate 2012 sarebbe stata la piu calda del secolo, addirittura battendo la terribile estate del 2003. Subito dopo sono fioccate le smentite, sia da parte degli Enti ufficiali, sia da parte di alcuni esperti meteorologi e climatologi. Non resta pertanto che ricorrere ai dati, premettendo tuttavia che il paragone verrà effettuato non con l'intera estate 2003, ma con i primi quaranta giorni di essa, ovvero dal primo giugno al dieci luglio. Come d'uso, mi avvalgo dei dati quasi immediatamente disponibili presso il NCEP/NOAA, ricordando che si tratta di dati elaborati e non grezzi (vengono mediati su un grigliato di 2.5 gradi in longitudine e latitidine, il che equivale, alle nostre latitudini, ad un quadrato di circa 300 x 300 km quadrati).

L'immagine relativa al 2012 mostra come le regioni interessate dall'anomalia positiva di temperatura siano essenzialmente quelle affacciate sul Mediterraneo, con l'inclusione del Mar Nero. Il nucleo di anomalia si è registrato tra Serbia, Albania e Ungheria, con un massimo di oltre 3.5°C. Al contrario, l'Europa nordoccidentale ha registrato temperature inferiori alla media, soprattutto in Norvegia, Svezia e Danimarca. L'Italia in media ha fatto registrare un'anomalia di circa 2°C, con i valori maggiori sulle coste adriatiche centromeridionali, dove l'anomalia ha sfiorato i 3 °C, e quelli minori sulle Alpi centroorientali, Sicilia e Sardegna, con meno di 1.5 °C.

Negli stessi giorni del 2003, l'anomalia media sull'Italia era stata superiore a 2.5 °C, e praticamente tutta l'Europa occidentale, inclusa la parte settentrionale, aveva sperimentato temperature superiori alla media, mentre le anomali negative, vistose, si erano registrate sull'Europa orientale. Il picco di anomalia si era registrato sulla Francia centromeridionale, con oltre 4 °C di anomalia. Sull'Italia, la zona piu calda era stata il Piemonte, con oltre 3.5 °C di anomalia, mentre solo la Sicilia aveva sperimentato meno di 2.5 °C.

anomalie T globo 2011

Anomalia di temperatura superficiale (in °C) sull'Europa nel periodo 1¡Æ giugno - 10 luglio 2012 rispetto al periodo di riferimento 1981-2010. Grafico generato dalle informazioni NCEP/NOAA.

anomalie T Europa 2011

Anomalia di temperatura superficiale (in °C) sull'Europa nel periodo 1¡Æ giugno - 10 luglio 2003 rispetto al periodo di riferimento 1981-2010. Grafico generato dalle informazioni NCEP/NOAA.

Guardando le mappe relative ai valori assoluti di temperatura, espressi in gradi Kelvin (non ci si lasci ingannare dai colori diversi, in quanto le scale sono state create automaticamente dal sito web presso cui ho generato le mappe), si puo notare che anche la configurazione delle isoterme appare differente nei due periodi: nel 2003, le alte temperature furono favorite anche dalle condizioni di siccità del suolo, oltre che dalla scarsa nuvolosità presente, effetto della pressione atmosferica insolitamente ed anormalmente alta. Nel 2012, la struttura della circolazione sinottica ha favorito la nascita di alcuni massimi barici sul Mediterraneo centrale, che hanno poi interessato le regioni adiacenti limitando la piovosità e favorendone il riscaldamento.

anomalie T globo 2011

Temperatura superficiale (in gradi Kelvin: per ottenere i °C, sottrarre 273.15) sull'Europa nel periodo 1¡Æ giugno - 10 luglio 2012. Grafico generato dalle informazioni NCEP/NOAA.

anomalie T Europa 2011

Temperatura superficiale (in gradi Kelvin: per ottenere i °C, sottrarre 273.15) sull'Europa nel periodo 1¡Æ giugno - 10 luglio 2003. Grafico generato dalle informazioni NCEP/NOAA.

Ricordiamo che uno dei motivi del surriscldamento in presenza di nuclei anticiclonici è dovuto alla presenza di moti verticali discendenti. Nella discesa, l'aria viene compressa adiabaticamente e si riscalda di 1 °C ogno 100 metri. Questo processo è il principale responsabile del rialzo delle temperature, le quali rimangono alte anche durante la notte a causa della persistenza di questi movimenti verticali.

Per concludere, l'inizio d'estate del 2012 è stata certamente più calda della media, ma è ancora molto lontana dai valori del 2003. Durante il 2003, i giorni più caldi furono i primi dodici di agosto, ma anche il mese di giugno risultò in molte zone uno dei piu caldi. Siccome però abbiamo davanti a noi ancora oltre metà dell'estate, non ci resta che monitorare l'andamento delle temperature per il prosieguo della stagione. Invito ancora una volta ad usare molta cautela nell'analisi delle previsioni stagionali, alcune delle quali peraltro in disaccordo tra loro, in quanto tale strumento è rappresenta certamente un progresso nello stato dell'arte della meteorologia, ma non risulta ancora utilizzabile alla stessa stregua delle previsioni a breve e medio termine (dai tre ai sette giorni).

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