Come premessa è forse utile
ricordare brevemente il principio di funzionamento delle MRPC e
rammentare poche informazioni sul sistema di acquisizione dei
dati da esse prodotti. Come è noto, quando una particella
carica attraversa il gas della MRPC essa ionizza un certo numero
di molecole liberando degli elettroni. Questi vengono accelerati
dal campo elettrico applicato ai vetri resistivi della MRPC e, se
il campo è sufficientemente intenso, possono a loro volta
ionizzare altre molecole producendo una "valanga"
elettronica; in sostanza la MRPC amplifica il segnale originario
prodotto dalla particella. La valanga elettronica si muove nel
gas della MRPC sotto l' azione del campo elettrico e perciò
induce un segnale sulle "strip" di rame incollate sul
lato opposto dei vetri resistivi per tutta la lunghezza della
camera. Lungo il lato corto delle MRPC sono disposte 24 strips
equispaziate; il segnale indotto su una certa strip è
tanto più intenso quanto più la strip è
vicina al punto in cui si forma la valanga. |
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Fig. 1
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Fig. 2
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La fig.1 mostra uno schema semplificato del
trattamento dei segnali indotti sulle strip. Il segnale indotto
dalla valanga nel punto della strip indicato con tµ
si propaga verso entrambe le estremità
della strip dove arriva dopo un "tempo di propagazione"
proporzionale alla distanza
percorsa: tpR
e tpL.
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Ad entrambe le estremità delle 24
strips sono montate schede
di lettura equipaggiate con i circuiti
amplificatori-discriminatori NINO
i cui ingressi sono direttamente connessi alle strip. Se il
segnale "analogico" raccolto da un certo ingresso di
NINO supera una tensione di soglia opportunamente impostata
nelle schede di lettura, NINO produce un segnale "digitale"
in uscita, "L" e/o "R", la cui durata è
uguale al tempo in cui il segnala analogico rimane "sopra
la soglia" (v. fig.2).
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I segnali digitali "L" ed "R"
vengono portati a dei moduli elettronici TDC
(Time to Digital Converter) che misurano, con una risoluzione di
circa 100ps, l' istante di tempo in cui i suddetti segnali
digitali passano dallo stato logico 0 allo stato logico 1 (t1
in fig. 2) e l' istante di tempo in
cui avviene la transizione inversa (t2).
Questi tempi sono misurati rispetto al tempo t0
di un segnale di riferimento comune, detto
"trigger", il quale viene generato da un' apposita
elettronica (la "trigger
card") quando in ognuna delle tre MRPC almeno una strip
rilascia un segnale ad entrambe le estremità. In altre
parole i TDC misurano, rispetto al trigger, i tempi di arrivo
del segnale prodotto dalla MRPC alle estremità della
strip coplita ("hit") e la larghezza "sopra-soglia"
di quei segnali.
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Il valore numerico dei tempi misurati dai TDC
dipende da un certo numero di parametri. L' equazione (1) in
fig.2 mostra che il tempo tL
associato all' estremità
sinistra
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La fig. 2 mostra più in dettaglio, ma
ancora in modo semplificato, l' elettronica associata a una
strip di una MRPC. associata I tempi di arrivo al TDC del
segnale "L" (tL=t1L-t0)
e del segnale "R" (tR=t1R-t0)
sono in generale diversi a seconda della posizione lungo le
strip in cui si è passata la particella che ha generato
la valanga. Infatti (v. fig,2) il segnale indotto dalla valanga
nel punto della strip indicato con tµ impiega
un certo tempo a propagarsi verso le estremità destra e
sinistra (tpR. e tpL). Inoltre, tra queste
estremità e il TDC esitono ulteriori tempi di
propagazione, dovuti principalmente ai cavi che portano i
segnali digitali "L" ed "R" (tCR.
e tCL) e, implicitamente, a quelli che portano i
segnali necessari per la preparazione del trigger "t0"
(t0R. e t0L); questi ulteriori tempi di
propagazione vanno gestiti come costanti di calibrazione.
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Dalla figura si comprende che per conoscere
il tempo tµ in cui è passata la
particella serve conoscere entrambi tR e tL,
la lunghezza della strip (180 cm), la velocità di
propagazione vp, i tempi di propagazione lungo i cavi
tCR. e tCL (che a rigore sono diversi da
strip a strip a causa delle tolleranze costruttive).
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La determinazione della velocità di
propagazione vp si fa utilizzando l' ultima equazione
scritta nella figura a fianco. Siccome ci si aspetta che la
distribuzione dei raggi cosmici sia uniforme lungo una qualsiasi
strip, ci si attende pure che la distribuzione dei valori tL
- tR, sia uniforme e si estenda da -L/vp
(quando i cosmici colpiscono la strip sull' estremita sinistra,
e quindi si ha tpL=0) a +L/vp (quando i
cosmici colpiscono la strip sull' estremita destra, e quindi si
ha tpR=0). Perciò la larghezza di tale
distribuzione uniforme deve essere 2*L/vp , essendo
L=180cm la lunghezza della strip. La velocità vp
risulta essere di circa 20 cm/ns.
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Infine, se il segnale indotto dalla valanga
non è abbastanza alto allora saranno misurati solo tL
o tR e, negli istogrammi qui di seguito discussi, non
si parlera più di "hit" ma di "noise".
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In questo istogramma è mostrato il
numero di segnali sopra-soglia raccolti dalle estremità
sinistre (barre rosse) e da quelle destre (barre blu) di
ciascuna delle 24 strip della MRPC superiore del teloscopio
preso in esame.
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Si noti che il termine "Hits" usato
per etichettare questo tipo di istogrammi non è
consistente con la definizione data nella premessa dove "hit"
implicava l' esistenza sia del segnate destro ("R")
sia di quello sinistro ("L") da una strip. In questo
istogramma e nei due seguenti, invece, "hit" si
riferisce anche al solo segnale "L" o al solo segnale
"R".
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Infatti per molte strip si osserva una
piccola differenza di conteggio tra estremità destra e
sinistra di ciascuna strip. Qeste differenze di conteggio
possono essere dovute sia a "noise" elettronico sia a
valanghe che hanno indotto segnali sotto-soglia per una delle
due estremità. Nella seconda
ipotesi la differenza di conteggio è
indice di inefficienza di
rivelazione da parte della strip in esame e ciò
va segnalato.
Nell' istogramma mostrato a fianco, tuttavia, nella maggior
parte delle strips le differenze di conteggio destra-sinistra
sono compatibii con la fluttuazione statistica (radice del
numero di conteggi).
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Un possibie problema mostrato da questo
istogramma è un' apparente inefficienza delle strips di
bordo, in particolare nella prima metà della camera. Le
strip di bordo (n.1 e n.24) contano meno del 50% rispetto alle
strip centrali (nel 2008 questo rapporto era 72%, stiamo
indagando sulla ragione del peggioramento) .
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Una possibile causa di questo effetto può
essere l' "accettanza geometrica" del
telescopio, mostrata qualitativamente nella figura a fianco. Gli
eventi (i raggi cosmici) che contribuiscono a questo istogramma
(e ai due seguenti) sono stati necessariamente "triggerati"
per poter essere acquisiti, essi cioè corrispondono a
particelle che hanno dato almeno un hit (L ed R) in ciascuna
delle tre MRPC del telescopio.
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Ora, raggi cosmici inclinati possono colpire
la camera superiore ma non colpire entrambe le altre due camere
e, di conseguenza non essere triggerati e quindi non essere
acquisiti. Questa situazione, evidentemente, è più
probabile se ad essere colpita nella camera superiore è
una strip di bordo che, quindi, risulta depressa nell'
istogramma.
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Una verifica rigorosa del contributo dell'
accettanza geometrica alla forma dell' istogramma in questione
richiede una simulazione Monte Carlo del telescopio. Tuttavia,
il confronto di questo grafico con l' analogo ottenuto per la
camera inferiore, che è in una situazione simmetrica
rispetto alla MRPC superiore, fa già sospettare che l'
accettanza geometrica non sia una spiegazione sufficiente e che
si debba (purtroppo) pensare ad un' inefficienza di rivelazione
per questa MRPC.
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In questo grafico sono mostrati i numeri di
segnali sopra-soglia raccolti dalle estremità sinistre
(barre rosse) e da quelle destre (barre blu) delle 24 strip
della MRPC mediana del teloscopio preso in esame.
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Anche in questo caso si notano conteggi
differenti per l' estremità destra e per quella sinistra
di ogni strip. Per alcune strip tale differenza sembra eccedere
la fluttuazione statistica; v. per esempio la strip n. 16, dove
l' estremità destra (blu) ha contato circa 24000 segnali
mentre quella sinistra (rossa) ha contato circa 22500 segnail;
quindi la differenza è circa 2000 da confrontare con una
fluttuazione statistica pari a √24000 ≈ 160. Queste
differenze fuori statistica vanno tenute sotto controllo perchè
possono indicare una deriva delle prestazioni del
rivelatore.
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La forma "triangolare" di questo
istogramma è qui quasi certamente dovuta all' accettanza
geometrica del telescopio. La valutazione di un' eventuale
inefficienza di questa MRPC richiede il confronto di questo
istogramma da uno analogo ottenuto mediante simulazione Monte
Carlo.
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- In questo grafico sono mostrati i numeri
di segnali sopra-soglia raccolti dalle estremità sinistre
(barre rosse) e da quelle destre (barre blu) delle 24 strip
della MRPC inferiore del teloscopio preso in esame.
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Diversamente dai due casi precedenti, qui le
differenze di conteggio sinistro - conteggio destro hanno segno
costante al variare del numero di strip e le estremità
sinistre contano sistematicamente meno di quelle destre. Le
differenze di conteggio sono stimabili dell' ordine di 1000,
pari al 10% e ben oltre l' errore statistico poissoniano che è
√ 14000 ≈ 118 = 0.8%. Ciò
indica che la soglia impostata nella schedina di lettura
sinistra è un
po' troppo elevata. (Il miglioramento del valore
della soglia sinistra è nell' elenco delle cose da fare !
).
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Questo istogramma mostra inoltre che alcune
strip sono decisamente difettose :
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- 20-Left manca quasi completamente
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- 22-Right perde circa il 50% dei conteggi
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Il difetto della strip 22R era già nel
2008 (epoca dell' installazione del telescopio) mentre purtroppo
il difetto della strip 20L è recente.
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Come detto in precedenza, diversamente dall'
analogo istogramma della MRPC superiore qui non si nota alcun
potenziale effetto dell' accettanza geometrica.
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- ► ► I
controlli da eseguire sui tre istogrammi precedenti sono:
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1) che
n on compaiano nuove strip difettose
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2) che
l' andi al centro dell' istogramma e contaggio sulle strip di
bordo
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3) che
i rapporti di conteggio estremità destra - estremità
sinistra non peggiorino
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- L' istogramma a fianco mostra la
distribuzione dei valori i tL - tR (v.
premessa) ottenuta sommando i dati di tutte le 24 strips della
MRPC superiore.
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La forma attesa di questa distribuzione è
il cosiddetto istogramma a scatola mostrato nella figura sotto
l' istogramma, che fornisce qualche informazione in più
rispetto alla premessa.
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